mercoledì 5 settembre 2018

Una cura per poter vivere

Il titolo dice tutto "Una cura per poter vivere", e già questo dovrebbe bastare, ma non basta mai... bisogna sempre aggiungere qualcosa, altrimenti non si va oltre, non si legge, non si va a fondo se non con le notizie gossip, se non con gli scandali.
Beh, questo E' uno SCANDALO.
Laura è una mia amica. Un'amica VERA, un'amica con la quale sono cresciuta, fianco a fianco, sin da bambina. Un'amica che ha 37 anni e due bambini e ha un cancro. Lo so, vi ho già raccontato la sua storia, ma come tutte le storie, insieme al tempo che passa si trasformano, salgono e scendono come montagne russe e, adesso, il treno della "giostra" spaventosa su cui si trova da due anni sta correndo pericolosamente verso il basso.
Da cosa è fatto, questo basso? E' fatto di cure che non hanno dato i risultati sperati e, soprattutto, di tempo che scarseggia.
Laura è una donna e una madre e un'amica e una figlia, e io ho vissuto "accanto" a lei gli alti e i bassi, le decisioni importanti, la sua continua e tenace voglia di non lasciare incompiuto nessun tentativo: Laura ha continuato a cercare e informarsi.
E non si tratta di un capriccio, non si tratta di un sogno o un progetto, che sono degni di lode, certo, ma non tanto quanto salvarsi la vita.
Perché è questo, che stiamo cercando di fare con questa raccolta fondi: salvarle la vita e provare a farlo un fretta. Le mosse di quell'animale che si chiama cancro non sono prevedibili e, adesso, è uno di quei momenti sospesi e decisivi.
IO CHIEDO A TUTTI I MIEI CONTATTI DI IMPEGNARSI.
Aprite questo link, LEGGETELO.
DONATE. DONATE QUELLO CHE POTETE MA DONATE!

P A R L A T E N E.
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Parlate con i vostri amici, colleghi, parenti, e DONATE e invitate a DONARE.
Passate parola, vi prego, passate parola a chiunque conosciate.
Raccogliamo quanto più possiamo, quanto più IN FRETTA possiamo.
In gioco c'è la vita.

Per chi lo preferisse, può donare anche tramite bonifico intestato a LAURA MARINGONI all'iban : IT48D0200846870000105014750. 
Specificate nella causale "DONAZIONE".

lunedì 3 settembre 2018

Perché Tu, ti sento, ridi con me...

Comacchio, Emilia Romagna - Italy 
In questo intricato percorso di tunnel e strade aperte e incerte, Dio, io non smetto di cercarti. So che lo sai, so che lo sai ogni volta che alzo lo sguardo verso di Te e ti urlo contro perché non capisco, proprio non ci riesco, quello che vedo a questo sporco mondo. Sai che le preghiere che dico non somigliano quasi mai a quelle che di solito insegnano, sai che ho un cuore che vuole correre, sai che ho il respiro corto e una molla dentro che mi spinge a fare tutto quello che faccio e...so che ridi, ogni tanto, con me. Lo so perché ti sento farlo, nelle giornate di luce e di cieli cristallini, così come nelle esplosioni dei tuoni. Oh sì, ti sento ridere, Dio, anche dei miei dubbi. Ma non del mio dolore, non di tutto il dolore che sento e che non è solo il mio e che a volte diventa troppo da sopportare e allora mi arrabbio...e con chi, se non con Te? Te che non ti spieghi, Te che non ho capito dove ti vai a nascondere certe volte o se a nascondermi sono io. So che il mondo è al buio, e io vorrei accendere la luce perché ci stiamo facendo proprio troppo male, quaggiù.
In questo intricato percorso di tunnel, Dio, io ti chiedo solo di non smettere di credere in me...e io non mi perderò mai. Solo ti prego, ti prego trova il modo di rispondere almeno a un paio delle mie domande, solo a un paio, e andrò avanti per un bel po' ancora. Andrò avanti come sempre, tra le urla e gli abbracci e i baci lanciati verso di te. Ti lancio tutto, Dio, lo sai. E io sono questa testa strana qua, che conosce le ombre e la luce e sceglie sempre di seguire quello che le fa battere il cuore un po' più forte perché, in fondo, anche quello è un tuo modo di parlare.
Ecco, tutto qui, Dio. Volevo solo dirtelo. Che non mi sono persa, che mai mi perderò, che sono ancora qua, che sono ancora io e continuerò ad essere io, che non sarò mai uguale a migliaia di altre persone, che non avrò mai il loro stesso pensiero (spaventosamente uguale, spaventosamente falso, spaventosamente morto) ma che continuerò ad avere il mio e che...no, io ancora non l'ho trovato quello che sto cercando.
Ma so che Tu lo sai.
Perché Tu, ti sento, ridi con me