I nomi delle città sono quelli che tutti conosciamo, eppure sembra un mondo diverso, lontano...a parte.

Qui invece in fondo ci si arriva, colpisce duro Pennac, in più occasioni. E' divertente e amaro, triste e inspiegabilmente allegro. Saggio, in un suo particolarissimo modo.
Pennac è tutt'uno con la sua penna e questo, si sente molto bene.
Bellissimo.
"La gente si volta al passaggio dello svitato con la testa ammaccata accompagnato dal cane che fa le linguacce. Ma anche loro, i passanti, non ne conoscono mica tante di storie che sian tutte a rose e fiori! E se la ridono, con la risata carnivora dell'ignoranza, la risata feroce della pecora dai mille denti." (Da: Il paradiso degli orchi, di Daniel Pennac)
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