A me piacciono quei giorni in cui si può vedere il vento. Mi piacciono perché sanno di buono , perché trascinano le nuvole da una parte all'altra del cielo come stracci per spazzare via la polvere...
No, non sono i giorni in cui il vento si può solo sentire, sono quelli in cui sì, il vento si può vedere. Sono quelli, che mi piacciono di più.
Perché c'è qualcosa di intonato nel vedere un girotondo di foglie secche che saltellano in mezzo a una strada deserta, c'è qualcosa di accordato, di simile alle note giuste di una melodia suonata al pianoforte da mani sagge e ricche di musica. C'è qualcosa di perfetto come le rime di un verso di poesia nell'ondeggiare dei primi fili verdi figli dei semi piantanti nei campi quando i cieli erano grigi e freddi e il sole sembrava non riuscisse a scaldare nulla, nemmeno dei fragili capelli di bambino.
Mi piacciono, quei giorni.
Anche la luce sembra seguire il vento, appare diseguale, non omogenea, da qualche parte...in qualche punto, brilla di più. Brilla di più di qualche giorno prima e non si sa perché.
E' troppo presto perché sia primavera, eppure nell'aria qualcosa si spande. Si muove col vento un profumo di nuove promesse e allora sembra, guardando i rami secchi degli alberi, di vederci già le fronde rigogliose e pesanti dell'estate.
Mi piacciono, sì, i giorni in cui si può vedere il vento. Forse è una preghiera di futuro, forse è una cosa simile alla speranza, una banale ma certamente fervida visione di quello che sarà o potrà essere se lo lasciamo fare...se lasciamo che sia.
Mi piacciono le nuvole lanciate di qua e di là, e le montagne talmente nitide da sembrare disegnate su una tela a un passo da me, così ricche di dettagli da poterci scorgere le case abbarbicate sui loro possenti fianchi.
Mi piacciono, poi, perché in quei giorni non scende il buio, quando la notte arriva è blu, non nera, e si vedono le stelle brillare così forte da sentirle quasi gridare e quando gridano le posso vedere anche ad occhi chiusi, mentre col viso rivolto all'insù lascio che il vento spolveri anche me, che si porti via tutto quello che di nero ho addosso o intorno, che lo tratti come straccio, e non me lo riporti più.
Non posso lasciare senza commento questo post, ma non voglio rovinare niente. E' tutto perfetto. Guardiamolo insieme il vento, in silenzio.
RispondiElimina...sì...guardiamolo...
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