In questo anno ho imparato molte cose, ma una su tutte ho capito che
quello che SEMBRA è sempre o quasi lontanissimo da quello che E'.
In quest'anno ho imparato a giudicare ancora meno di quanto giudicassi prima, senza conoscere a fondo le cose e le persone.
Non si tratta di crescita vera e propria, quanto più di una presa di
coscienza più potente, rispetto a prima: mi credevo intera, completa, e
invece ero ingenua sotto molti aspetti.
Serve, trovarsi di fronte a scelte difficili,
per poter capire la vita fino in fondo o quasi. Serve, riuscire ad
adare oltre i bei quadri e grattare via la vernice di facciata per
scoprire la realtà che sta sotto... Serve, auguro a tutti di poterlo
capire.
Lo auguro perché è l'unico modo per mettersi in salvo
dall'inutile perbenismo estremo o per sentito dire. Serve a smettere di
sentirsi al sicuro, perché nessuno lo è del tutto, dalla vita, finché la
vive.
Ho imparato che la maggior parte delle persone dovrebbe
tacere, e che gli agnelli sacrificali sono stati quasi sempre belve
feroci, in passato, ma di una ferocia subdola e sotterranea, che nessuno
ha visto tranne chi ne è stato ferito indelebilmente; ho imparato che
tutti dicono la loro quando è meno richiesta; che tutti fanno sempre la
cosa più giusta, se non sono nei panni degli altri... un po' come
gridare a una persona trascinata via da un'alluvione come nuotare per
mettersi in salvo, mentre si è al sicuro sulla sponda del fiume. Ho
imparato, e non ne avevo bisogno perché già lo sapevo, che ho degli
amici forti. Forti in ogni senso del termine. Abbastanza forti da non
farmi mai sentire male, mai, nemmeno quando avrebbero potuto farlo.
Amici in grado di capire tutto, anche le mille sfumature che i coglioni
invece dividerebbero senza remore in Bianco o Nero.
Ho imparato e
imparerò ancora, che anch'io parlavo e ho parlato spesso con troppa
faciloneria, e che troppe volte sono stata sicura di cose che poi si
sono sgretolate.
A cosa serve, questo? Ma a vivere, ovviamente. A
vivere PER DAVVERO, come direbbe mio nipote come rafforzativo, e non
sulla scia di qualcosa che somiglia troppo a una coppia di binari
predisposti.
La vita va vissuta fuori, solo così è giusto. Fuori
dai binari, fuori dagli schemi imposti, fuori dal coro se il coro non ci
piace, che poi è l'unico modo per esserci davvero DENTRO quando invece
ci piace sul serio; fuori dal vizio di forma, fuori dalle regole in cui
non credi ma che ti hanno detto che erano giuste e allora va bene
così... Fuori, fuori, per strada.
Per strada ci si sporca, per
strada si stringono patti, per strada si sopravvive davvero. E per
strada ci sono mille motivi per tacere, prima di parlare.
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