Ognuno cerca il suo modo per fuggire da qualcosa. Da cosa scappiamo, solo nella profondità di noi stessi lo sappiamo e, difficilmente, è qualcosa che è possibile tradurre in parole sufficientemente comprensibili. C'è chi scappa per nascondersi, chi lo fa per rigenerarsi, chi per curarsi, chi per trovare la forza di ritornare. L'essenziale è perdersi, almeno per qualche ora.
Perdere il senso del tempo, perdere i ricordi, perdere i progetti, perdere tutto per avere solo le tue mani, i tuoi occhi, e l'attimo presente... quello che acchiappi e sfugge, acchiappi e sfugge, e via così, fino al prossimo futuro.
Si sceglie la propria fuga a seconda del bisogno uguale e contrario di ciò che si ha dentro. E forse, un senso compiuto la fuga non ce l'ha.
Poi, si torna.
Si ritorna quasi sempre, ma un pochino più liberi, almeno per un po'.
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